ALIMENTATORE STABILIZZATO CON LM723

Schema per Realizzare un Alimentatore Stabilizzato con Tensione Variabile e Protezione da Corto Circuito…

 

 

 

 




 

INTRO

L’integrato LM723 è uno stabilizzatore di tensione con una corrente di 150mA massima in uscita che può essere portata anche sui 10A utilizzando un transistor esterno. È principalmente progettato per regolazione serie, quindi lineare, ma può anche essere usato come regolatore switching. Il suo antenato era l’integrato L123 che ha stessa piedinatura e stesse funzioni solo che ora è un integrato obsoleto e non facile da reperire anche se sono tra loro intercambiabili.

La tensione massima in ingresso è 40V mentre la minima è intorno i 9.5V.

Esso dispone di un riferimento di tensione interno che può essere usato per le operazioni di regolazione, in particolare si ha una tensione di riferimento di 7.15V che è fornita all’esterno tramite un apposito pin dell’integrato.

L’integrato garantisce ottimi livelli di regolazione di linea e di carico, ovvero sopprime il ripple e il rumore della tensione in entrata e inoltre assorbe bene le variazioni di corrente del carico senza creare rumori sulla tensione in uscita.

Nel seguente articolo vengono presentati 3 diverse soluzioni per realizzare un alimentatore stabilizzato di tensione con l’integrato LM723 (o con l’integrato L123) e in particolare si parla di un regolatore di tensione da 0.7V a 7V con corrente massima di 2A e protezione da cortocircuito, un regolatore di tensione da 0.7V fino ad una tensione massima 3V più piccola rispetto alla tensione di ingresso con corrente massima di 2A e protezione da cortocircuito e infine un alimentatore stabilizzato sempre con tensione minima di 0.7V e corrente massima 2A con protezione ma con una tensione massima che dipende dal tipo di diodo Zener usato.

La corrente massima può anche essere diversa da quella sopracitata modificando solo alcuni valori.

 




 

SCHEMA

Il primo schema, ovvero il regolatore di tensione da 0.7V fino ad una tensione massima 3V più piccola rispetto alla tensione di ingresso con corrente massima di 2A e protezione da cortocircuito, è il seguente:

La tensione di ingresso può andare da un minimo di 10V ad un massimo di 35V, R1 e Q1 fungono da pompa di carica, L’integrato LM723 regola la tensione di uscita e fornisce una corrente di 150mA, se il carico richiede più di 150mA allora la corrente viene fornita da Q1. La resistenza di regolazione R3 fa giungere sul pin 5 una tensione che va da un minimo di 0 ad un massimo di 7.15V che è la tensione di riferimento.

L’integrato LM723 fa si che la tensione sul pin 5 sia uguale a quella sul pin 4 che misura la tensione di uscita. Per la protezione dai corto circuiti si usa la resistenza R2 che assicura una corrente massima di 2A visto che la tensione di sensing è 0.6V quindi 0.6/0.33 fa circa 2A.

Q1 ha bisogno di dissipatore e supponendo di avere massimo 2A quando la tensione è massima allora il valore del dissipatore è il seguente:

R_termica_dissipatore = ((Tjmax-Tamb)/Pd – Rjc – Rcs) = ((150-30)/56 – 0.6 – 1) = 0.6°C/W

Questo vale se la tensione di ingresso è 35V, se è minore allora la potenza (Pd) non è 56 ma è minore.

Il secondo schema, ovvero il regolatore di tensione da 0.7V a 7V con corrente massima di 2A e protezione da cortocircuito, è il seguente:

Lo schema è uguale identico solo che non viene usata la tensione di riferimento, ma il punto massimo della resistenza di regolazione è pari a Vin e si usa una capacità da 100uF per filtrare la tensione di riferimento generata con il partitore resistivo R8. In questo modo la tensione di uscita va da un minimo do 0.7V ad un massimo di Vin-3V.

Per il calcolo della resistenza del dissipatore si usa la formula sovrastante e per trovare Pd si simula.

L’ultimo schema è dell’alimentatore stabilizzato con tensione minima di 0.7V e corrente massima 2A con protezione ma con una tensione massima che dipende dal tipo di diodo Zener usato, ovvero:

In questo caso la tensione di riferimento viene generata da un diodo Zener D1 di valore Vz, Esso viene polarizzato da D2 e R9 e la tensione ai suoi capi viene stabilizzata da C3. Grazie a R8 la tensione in ingresso all’integrato LM723 viene regolata da Vz a 0V fornendo in uscita una tensione che dipende dal diodo Zener.

La tensione di ingresso viene generata con un trasformatore, un ponte di diodi e un condensatore:

In questo modo è possibile generare una tensione che poi verrà stabilizzata dall’integrato LM723.

 

DOWNLOAD

Potete scaricare la simulazione del circuito con MULTISIM14 al seguente LINK!!!



 

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6 pensieri su “ALIMENTATORE STABILIZZATO CON LM723

  1. Buonasera, da principiante sto cercando di realizzare lo schema proposto in questo articolo, in particolare la variante che consente la regolazione della tensione in uscita da 0,7V a Vin-3V.
    Al termine della realizzazione del prototipo ho notato che agendo sul potenziometro lineare da 100K (R8 nello schema) la variazione della tensione in uscita è “dolce” sino a circa 7,7V e passa poi direttamente al massimo senza poter fissare tensioni intermedie tra 7,7V e 18,8V. Il mio Trasformatore: primario: 220V, secondario: 15V, Imax=2A. Potete aiutarmi a rendere la regolazione della tensione in uscita lineare?. Vi ringrazio in anticipo. Gianni

    • Ciao…
      sei sicuro che il potenziometro sia lineare?

      puoi misurare la tensione sul pin5 per vedere se anche quella varia in modo brusco?

  2. Buongiorno! Prima di tutto vorrei ringraziarti per la risposta. Ti confermo che il potenziometro utilizzato è lineare da 100k. Aggiungo che ho cambiato il potenziometro con altro dalle stesse caratteristiche ed il controllo della tensione in uscita è migliorato. Che resta, però, troppo (ovviamente a mio avviso) sensibile ai piccoli movimenti del potenziometro. Puoi suggerirmi qualcosa per rendere il controllo meno difficile? Grazie in anticipo. Gianni

  3. Scusami ma sto facendo delle prove……ho inserito al posto del potenziometro da 100K un potenziometro da 4,7K ed ora il controllo della tensione sembra giusto…..intravedi delle controindicazioni a questa soluzione? Ancora una volta grazie! Gianni

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