BONGO ELETTRONICO

Semplice Schema per Realizzare un Bongo Elettronico e Riprodurre il Suono di questo Strumento…

 

 

 

 




 

INTRO

Il seguente schema è in grado di riprodurre molto bene il suono di un bongo, inoltre, è molto semplice da realizzare visto che servono solo pochi componenti. Sfrutta due piastre metalliche che fungono come da interruttore a tocco per attivare un oscillatore che genera la nota corrispondete alla piastra toccata. Quindi i n uno spazio ridotto e con il solo tocco della mano è possibile riprodurre con questo schema un ritmo di bongo.

Il circuito sfrutta un oscillatore armonico per creare un suono realistiche che una volta amplificato risulterà molto simile ad un bongo. Questo oscillatore viene attivato da un sensore a tocco. In particolare vi sono due sensori a tocco perché vi sono due oscillatori, uno per il suono acuto e uno per il suono più basso. Le frequenze di questi due oscillatori possono essere facilmente modificate variando quindi il suono e la sua durata.

Questo schema inoltre, aumentando il numero di piastre e oscillatori può essere facilmente usato per realizzare una batteria elettronica.

 





 

SCHEMA

Lo schema è il seguente:

La tensione di alimentazione può essere scelta in un range con il minimo di 9V e il massimo di 15V e questa tensione deve essere continua e stabilizzata con almeno una corrente di 100mA.

Il sensore a tocco è formato da una piastra metallica formata da alcune strisce connesse alla tensione positiva e alcune connesse alla base del transistor Q1 in modo tale da minimizzare la resistenza di contatto quando la mano è sulla piastra. In alternativa si può avere una striscia sola connessa a tensione positiva e una connessa alla base di Q1 molto vicine tra loro ma non a contatto.

R1 mantiene Q1 spento. Quando Q1 è spento allora la tensione su C1 è 0 e anche la tensione ai capi di C2. Quando la mano è sulle strisce il transistor si accende, allora su un capo di C2 vi è una tensione pari alla massa, sull’altro vi sarà la tensione positiva, il condensatore C2 si carica e caricandosi scorre corrente in R4 e quindi il nodo dove vi è il catodo di D2 è a tensione minore rispetto all’anodo, scorre quindi corrente in R6 e di conseguenza nel feedback dell’oscillatore formato da R7, R8, C5 e C6 innescando l’oscillatore che inizierà ad oscillare.

Anche se si tiene la mano sulla piastra del sensore a tocco C2 si sarà completamente caricato quindi D2 è spento e non crea variazioni nell’oscillatore.

Grazie a D1, D4, R4, R20, R14 e C8 si crea una tensione pari a metà VCC circa quindi lo schema può essere alimentato da una tensione singola e non duale.

La frequenza di oscillazione dipende da R7, C4, R8, C5 e C6 per l’oscillatore superiore mentre dipende da R16, R17, C10, C11, C9 per l’oscillatore dei toni bassi. Variando questi componenti varia la frequenza di oscillazione e quindi la frequenza del suono.

Le resistenze R10 e R19 vanno tarate in modo tale da selezionare la durata del suono. Vi sono due opposti in queste resistenze variabile, se settato il valore ruotato tutto a destra allora l’oscillatore si innesca automaticamente e oscilla continuamente, nell’altro lato invece non si innesca nemmeno quando si tocca la piastra. Va quindi settato in modo tale che sia poco lontano dalla zona in cui oscilla da solo e va settato in modo tale da avere la durata del suono volume.

Va fatta la stessa procedura per il trimmer R19.

I segnali generati dai due oscillatori vengono sommati grazie a R5 e R21 e vengono posti in uscita prima filtrati dal condensatore C3. Serve quindi un amplificatore per amplificare e riprodurre il suono.

Lo schema montato su breadboard è così fatto:

 

DOWNLOAD

Potete scaricare la simulazione del circuito con MULTISIM14 al seguente LINK!!!



 

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