COME UTILIZZARE UN MULTIMETRO

Tutorial per Illustrare come Utilizzare un Multimetro per Misure di Corrente, Tensione, Resistenza e altro…

 

 

 
 




 

INTRO

Il multimetro è uno strumento di misura che al suo interno integra diverse funzioni di misura. Per essere definito multimetro deve almeno permettere due misure diverse, ad esempio tensione e corrente. I moderni multimetri hanno a disposizione solitamente funzioni per misurare la tensione, la corrente e la resistenza, mentre multimetri migliori dispongono della funzione di misura dei diodi, transistor e temperatura per poi arrivare a quelli più complessi che permettono di misurare anche l’induttanza degli induttori, la capacità dei condensatori e la frequenza di un segnale.

Possono essere analogici, ovvero una lancetta indica il valore della grandezza misurata, oppure possono essere digitali, ovvero la grandezza misurata viene visualizzata su un display LCD. I multimetri analogici sono ormai superati visto le migliori prestazioni e la maggiore facilità di utilizzo rispetto ai multimetri digitali.

Inoltre i multimetri inoltre si dividono in portatili e da banco, i primi sono a batteria, di piccole dimensioni e sono utilizzati per misure a bassa precisione, mentre i multimetri da banco sono usati nei laboratori, sono alimentati a tensione di rete e hanno un ingombro discreto permettendo però maggiori risoluzioni e precisioni.

Nella seguente tutorial viene illustrato come usare il multimetro per misurare una tensione continua, una tensione sinusoidale, una corrente continua, una resistenza e inoltre la continuità e se un diodo funziona o no.

 




 

MISURA DI TENSIONE CONTINUA

La tensione continua è quella ai capi di una batteria, in uscita da un alimentatore del computer o del cellulare, quella generata da un ponte raddrizzatore con a valle un trasformatore, la tensione generata da una dinamo o da un pannello solare o altro. Non è una tensione continua quella in uscita dalla presa nel muro oppure ai capi di un motore o luce alimentati con tensione di rete.

Per misurare la tensione continua bisogna utilizzare il multimetro con la seguente configurazione:

Nel tester vi sono due puntali, uno nero e uno rosso. Il puntale nero viene connesso al pin COM mentre il puntale rosso viene connesso al pin “VΩmA” ovvero il pin per misurare i milliampere, la tensione, la resistenza e la frequenza.

Vi sono 5 portate, ovvero 1000V, 200V, 20V, 2000mV e 200mV. La portata è la misura massima che lo strumento può effettuare, ad esempio 1000V vuol dire che riesce a misurare una tensione continua massima di 1000V. se si va a valore oltre i 1000V il display visualizzerà — e addirittura se la tensione è il 20% in più del massimo lo strumento si brucia (solitamente è il 20% in più, dipende da multimetro a multimetro). Ci si potrebbe chiedere perché non usare sempre una portata a 1000V per le misure di tensione. Si può fare solo che la precisione ne risente, ovvero, con le portate 1000V e 200V solitamente non ci sono numeri decimali, mentre con i 20V vi sono due numeri decimali, con i 2000mV vi sono tre numeri decimali mentre i 200mV sono tutti numeri digitali, permettendo di conoscere con precisione la tensione.

Se si vuole misurare la tensione i puntali vanno in parallelo alla tensione che si vuole misurare, ovvero ho una batteria da misurare va connesso il positivo della batteria al puntale rosso e il negativo al puntale nero.

Se ho una batteria da 1.5V so che la tensione è minore di 2000mV, quindi per testare se è carica uso la portata da 2000mV. Se ho una batteria a 9V non posso usare la portata 2000mV, è troppo piccola, uso quindi la 20V e la stessa cosa per testare la tensione di un alimentatore del computer.

Se si sbaglia a collegare la tensione, ovvero si connette il meno della tensione al puntale positivo rosso e il più della tensione al puntale negativo nero lo strumento visualizza lo stesso il valore della tensione ma vi sarà un segno meno davanti al numero.

Se devo misurare una tensione di cui non so il valore massimo si va sempre a selezionare la portata massima, si fa una prima misura e se il valore è minore della portata precedente (in questo caso 200V) si va a diminuire la portata, fino ad arrivare alla minima portata possibile.

Se si prova a misurare una tensione alternata questo campo potrebbe essere visualizzato il valore massimo, un valore nullo oppure potrebbero essere visualizzate tre tacche —.
 

MISURA DI TENSIONE ALTERNATA

La tensione alternata è presente sulle prese di tensione nelle case, in uscita dai trasformatori oppure anche in una dinamo in alternata.

Per misurare la tensione alternata bisogna utilizzare il multimetro con la seguente configurazione:

I puntali sono nella stessa posizione del caso precedente, connessi al pin “VΩmA” e al pin COM. Quando si misura la corrente alternata non vi è polarità, quindi poco importa come si connettono i puntali.

Questa funzione misura il valore RMS ovvero il valore medio quadratico. Ad esempio nelle prese di tensione delle case vi è una tensione di 230Vrms però è una sinusoide con picchi di tensione positivi e negativi di valore massimo 230*1.41 dove 1.41 è il valore della radice di 2.

Solitamente vi sono solo due portate, una a 200Vrms e l’altra a 750Vrms, per misurare la tensione di rete bisogna usare la portata a 750Vrms, da usare in ogni caso se non si conosce la tensione e si è sicuri di misurare un valore minore di 750Vrms.

Se con questa funzione si misura la tensione continua, verrà restituito il valore di tensione continua ma senza segno.

 

MISURA DI RESISTENZA ELETTRICA

Questa funzione serve per misurare il valore di un resistore oppure di una resistenza elettrica. Ad esempio se ho un resistore oro-marrone-nero-marrone mi aspetto un valore di 100 Ohm, ma per via delle tolleranze potrebbe essere leggermente diverso. Se voglio conoscere il valore esatto utilizzo questa funzione.

Per misurare la resistenza elettrica bisogna utilizzare il multimetro con la seguente configurazione:

Il multimetro in questa configurazione fornisce sui puntali una tensione molto piccola e va a misurare la corrente ricavando secondo la legge di Ohm il valore di resistenza. I puntali sono connessi al pin “VΩmA” e al pin COM senza importanza della polarità, ovvero non cambia nulla se si invertono.

Vi sono diverse portate, 200 Ohm, 2000 Ohm, 20k Ohm, 200k Ohm e 2000k Ohm. Per misurare il valore di resistenza si può partire dalla portata più piccola o da quella più grande, non vi sono problemi per quanto riguarda danneggiamenti del multimetro. Conviene per velocizzare però partire dalla portata più alta se non si conosce la resistenza e poi con il valore approssimato trovato si usa la portata giusta.

Ad esempio misuro con la portata 2000k ohm un valore di 0, il che vuol dire devo diminuire la portata, scendo a 20k ad esempio e trovo 0.1, il che vuol dire vuol dire 0.1k ovvero 100Ohm il che vuol dire che devo scendere alla portata 200 Ohm. Se parto dalla portata più bassa e salgo mano a mano potrebbe succedere che alla portata più bassa il multimetro ritorni — se la resistenza è più grande della portata.

Se si vuole misurare la resistenza i puntali vanno in parallelo al resistore o alla resistenza da misurare, ovvero puntale rosso da un capo e puntale nero dall’altro capo.

Bisogna fare attenzione che il circuito non sia alimentato quando si va a misurare la resistenza, altrimenti si potrebbe bruciare il multimetro.

 

MISURA DI CORRENTE CONTINUA

La corrente continua è quella che fluisce nei circuiti alimentati a tensione continua. Questa funzione può essere usata per misurare la corrente assorbita da un LED, o la corrente che fluisce in un resistenza.

Per misurare la Corrente continua bisogna utilizzare il multimetro con le seguenti configurazioni:

Vi sono 4 portate, ovvero 10A, 200mA, 20mA e 2000uA con la portata 10A divisa dalle altre portate e inoltre per misurare la corrente a 10A bisogna cambiare anche posizione dei puntali. Il pin nero, ovvero il negativo è sempre connesso al pin COM mentre il puntale rosso del positivo viene connesso al al pin chiamato “10A” quando si deve misurare una corrente di 10A e la freccia indica 10A come portata.

Se la corrente è minore si usano le portate 200mA, 20mA e 2000uA con il puntale rosso connesso al pin “VΩmA”. I puntali devono essere connessi seguendo le polarità, se si misura una corrente negativa apparirà il segno meno.

L’amperometro si connette sempre in serie al circuito, ovvero si ha un alimentatore con uscite negativa e positiva e il circuito da alimentare con ingresso negativo e positivo, si connette il negativo con negativo, poi positivo dell’alimentatore con il positivo del multimetro e il negativo del multimetro con il positivo di ingresso del circuito.

Se si deve misurare la corrente in un LED si usano le portate basse, ma se si vuole misurare una corrente sconosciuta bisogna usare la portata 10A cambiando la posizione della freccia e cambiando la posizione dei puntali. Se la corrente scorre nel verso opposto di quello aspettato, ovvero dal puntale rosso al nero, vi sarà un segno negativo sul display oltre al valore di corrente.

 




 

MISURA DI CONTINUITÀ , PROVA DIODI, PROVA TRANSISTOR E ALTRE MISURE

Vi possono essere molte altre funzioni in un multimetro, le più presenti sono la misura di continuità, prova diodi e misura di funzionalità dei transistor. Alcune volte come in questo caso vi è la misura della frequenza.

Le configurazioni che il multimetro deve assumere sono le seguenti:

Per misurare la continuità si usano i puntali connessi ai pin nello stesso modo della misura della resistenza e si mette il selettore rotativo in posizione 1. Se la resistenza è minore di circa 100 Ohm il multimetro emetterà un suono e visualizzerà il valore di resistenza su display. Questa funzione si usa per verificare se ci sono corto circuiti oppure per verificare se le piste di un circuito sono connesse tra loro.

La funzione di misura della frequenza prevede il selettore rotativo in posizione 2, dove vi è il disegno dell’onda quadra. In questo caso la i puntali sono connessi come nel caso delle tensioni e sul display verrà visualizzato il valore di frequenza della tensione.

Per misurare il valore di HFE bisogna mettere il selettore rotativo in posizione 3, i puntali possono essere anche scollegati perché i transistor si connettono al sistema evidenziato in rosso. I transistor devono avere i pin lunghi visto che la connessione è circa a 0.5Cm. Si inseriscono i puntali rispettando la posizione di base collettore ed emettitore e rispettando il fatto che siano NPN o PNP. Se si connettono in modo giusto e il transistor funziona sarà visualizzato a display il valore di HFE. Se la connessione non è fatta in modo adeguata solitamente si visualizza 000.

Tutte le altre funzioni presenti in un multimetro solitamente sono ben spiegate sul libretto di istruzioni.




 

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