MICROSPIA FM 434 MHZ CON DUE MODULI SMD.

Microspia realizzata utilizzando due moduli smd già assemblati preamplificatore microfonico e trasmittente a PLL in gamma UHF.

INTRODUZIONE.

Nella microspia che vi presento mi sono posto l’obiettivo di realizzarla utilizzando due modulini in smd già assemblati sia per quanto riguarda la sezione del preamplificatore microfonico come pure la sezione trasmittente a PLL in gamma UHF, anche perché ormai i minuscoli integrati di ultima generazione che servono a realizzare una moderna microspia sono così piccoli da non consentirne l’uso a livello amatoriale. Dopo aver visionato su internet diversi moduli ne ho acquistati alcuni e testati praticamente scegliendo poi i due che hanno dato i risultati migliori. Specifico che entrambi i moduli necessitano di qualche piccola modifica per adattarli al nostro scopo, all’esterno dei due moduli abbiamo bisogno solo di pochi componenti fra cui due varicap che realizzano la modulazione FM a banda stretta ( NFM ) del segnale audio.
Vediamo ora nel dettaglio i due moduli che compongono la microspia analizzando le loro caratteristiche.
La mia scelta come modulo preamplificatore del segnale microfonico è stata di uno che impiega un microfono KNOWLES di ultima generazione con successivo integrato TDA1308 che ne amplifica l’audio. La preferenza per questo modulo è stata per il suo audio nitido e cristallino senza il minimo rumore di fondo decisamente superiore ai moduli che utilizzano gli ormai superati microfoni electret a condensatore, non sarà un caso se questi moderni microfoni vengono utilizzati oggi nei nostri smartphone, esso permette di regolare la sua amplificazione variando il valore della resistenza R5 che ho fissato a 22 Kohm come valore ottimale, in parallelo ad essa ho inserito due diodi BAT41 in opposizione che costituiscono il classico sistema di clipping che limita l’ampiezza del segnale audio ad un valore di 0.37 v pari alla soglia di conduzione di questi diodi. Questo sistema limita il livello dell’audio quando si parla troppo vicino al microfono oppure a voce alta che comporterebbe una forte distorsione del segnale poi ricevuto dalla radio ricevente.
Come modulo trasmettitore ho scelto questo modello siglato RFM68W-433-S2 che è un completo trasmettitore controllato a PLL sui 433.92 Mhz con modulazione ASK per dati digitali utilizzato nei radiocomandi che con opportune modifiche può essere adattato per la trasmissione FM a banda stretta ( NFM ). La modifica da effettuare consiste nel tagliare il collegamento del quarzo verso la massa, isolando bene la pista GND, e collegarlo invece verso l’induttanza da 3.3 microH ed i diodi varicap BB135 che fanno da stadio modulatore FM. Ho sostuito anche il quarzo da 26 Mhz con uno sempre in smd ma di tipo tradizionale perché si adattano meglio alla modulazione FM audio. Bisogna poi effettuare un piccolo ponticello dal piedino del quarzo all’uscita 14 del modulo che originariamente era libera ma che adesso utilizziamo come ingresso della modulazione FM che ho chiamato “ AUDIO FM “ l’altro piedino del quarzo andrà saldato alla pista che porta al piedino 3 dell’integrato senza fare nessuna modifica. Per tenere il modulo in trasmissione continuativa dobbiamo collegare i piedini 9 e 10 ( DATA e CTRL ) al positivo di alimentazione, dallo schema si possono vedere inoltre le altre uscite collegate e quelle da lasciare libere. L’uscita 6 è l’antenna alla quale saldiamo uno spezzone di filo da 16.5 cm, questo modulino eroga una potenza RF dichiarata di 10 mW alimentandolo a 3.3 v, ne esistono anche con frequenze diverse di 315 – 433 – 868 – 915 Mhz.

MONTAGGIO DELLA MICROSPIA.

I due modulini trovano posto su un PCB dalle dimensioni di 56 x 32 mm così da poter entrare nel piccolo contenitore plastico previsto, ho inserito un deviatore a slitta per l’accensione ed un plug da 3.5 mm per la ricarica della batteria che può avvenire solo quando il deviatore è in posizione OFF a microspia spenta.
Sotto il deviatore sul PCB bisogna mettere un pezzettino di nastro isolante in modo che il suo involucro metallico non possa cortocircuitare le piste sottostanti.
La batteria al litio ricaricabile è incollata sul retro del PCB , ho trovato due batterie che entrano bene in questo contenitore ( del vecchio telefonino motorola C330 ) o di telefoni cordless ( tipo 603048 ) ma credo che ci siano altri modelli idonei.
Per la ricarica della batteria bisogna utilizzare un caricabatteria idoneo per una cella litio 3.7 v e potrebbe andar bene un apposito modulino siglato TP4056 alla quale possiamo regolare la corrente di carica variando il valore di una resistenza, da alimentare poi attraverso la sua presa micro usb e dotato di due led di segnalazione dello stato di carica.

CONCLUSIONI.

Come ricevitore è opportuno utilizzare una radio dotata di una buona antenna. Una caratteristica molto importante per una microspia è la sua deviazione FM del segnale audio ottenuta ma posso assicurare che è molto buona perchè anch’essa, come pure la frequenza del quarzo, viene moltiplicata di 16 volte dall’integrato PLL. Per chi volesse fare delle prove, come ho fatto io, puo’ realizzare solo la sezione trasmittente compreso il modulatore FM a varicap al cui ingresso AUDIO IN possiamo collegare il nostro smartphone prelevando l’audio dal jack cuffia e trasmettere magari la radio FM oppure della musica in mp3, o scaricando l’APP “ microphone “ simulare una microspia, quest’app consente di regolare l’audio del microfono in modo ottimale con diversi parametri come equalizzatore ecc…. ovviamente dobbiamo regolare il volume per una giusta trasmissione.

PRINCIPALI  CARATTERISTICHE :

Alimentazione : batteria litio ricaricabile 3.7 v  –  Potenza RF dichiarata : 10 mW  ( a 3.3 v ) Assorbimento : 21 mA – Portata in campo aperto : circa 300 m. – Frequenza di trasmissione : 434.040 Mhz – Deviazione FM : banda stretta ( NFM ) – Durata batteria : circa 40 ore con batteria 900 mA/H

NOTA  IMPORTANTE. 

La legge sulla privacy vieta l’uso di tali dispositivi a scopo di intercettazione ambientale, la presente microspia è stata realizzata al solo scopo didattico sperimentale.
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