MICROSPIA MODULATA IN AM DA 2W

Schema per Realizzare un Trasmettitore Audio Modulato in AM con Potenza di 2W…

 

 

 

 




 

INTRO

Come ben noto nella modulazione AM la frequenza del segnale radio è fissa ma la sua ampiezza varia in funzione del segnale modulante, come possibile vedere dalla figura sottostante:

Il segnale modulante, ad esempio la voce, va a modificare l’ampiezza di un segnale a radiofrequenza detto segnale portante ottenendo un segnale modulato con una frequenza fissa e una ampiezza che dipende dal segnale modulante.

Il metodo più semplice per realizzare questa modulazione è quella di realizzare un oscillatore a radiofrequenza e andare a variare la sua tensione di alimentazione in funzione del segnale modulante. Questa soluzione però potrebbe anche creare delle variazioni di frequenza non volute nel segnale.

Anche se di buona potenza, il seguente schema è molto semplice perché invece di usare un oscillatore a transistor usa un oscillatore a porte logiche con un quarzo per fissare la frequenza di oscillazione. Questa soluzione è migliore perché è più stabile e inoltre non assorbe elevate potenze.

Il segnale audio viene amplificato prima in tensione e poi in corrente e va a formare la tensione di alimentazione per lo stadio successivo.

Lo stadio successivo è formato da un oscillatore a porte logiche di tipo CMOS in cui l’alimentazione proviene dallo stadio precedente.

Grazie ad un filtro pi-greco il segnale digitale viene reso sinusoidale e si va ad incrementare l’ampiezzza dell’armonica fondamentale ottenendo in uscita una potenza di circa 2W.

 





 
SCHEMA

Lo schema è il seguente:

La tensione di alimentazione va da un minimo di 9V ad un massimo di 15V raddrizzati e stabilizzati; è proprio con i 15V che si raggiunge la potenza di 2W in uscita.

Il microfono passivo viene eccitato dalla resistenza R1, quando vi è un suono varia la resistenza del microfono e si genera una tensione tempovariante. La componente continua viene filtrata da C1 e visto che la tensione è singola si aggiunge una tensione pari a metà della tensione di alimentazione grazie a R4, R3, R2 e C2 che formano un partitore di tensione.

U1 forma un amplificatore di tensione con guadagno 10 e in particolare pilota Q1 che è un inseguitore di tensione, quindi sull’emettitore di Q1 i sarà una tensione che dipende dal suono catturato dal microfono; Questa tensione alimenta le porte logiche NOT del secondo stadio.

L’oscillatore è un oscillatore quarzato di Pierce con frequenza di 20MHz generata da U2A, R8, X1, C7 e C5. Variando il cristallo di quarzo varia la frequenza di oscillazione, se si usa un quarzo da 8MHz però bisogna usare C7 e C5 di valore 22, se invece si usa una frequenza maggiore C7 e C5 vanno usati di valore minore. Si consiglia però di non avere una frequenza maggiore di 27MHz a meno che non si usa una porta logica di maggiore velocità.

Se si sostituisce porta logica ne va usata sempre una CMOS con tensione massima di 15V come la HEF40106.

La tensione generata dall’oscillatore viene bufferizzata da U2B che rende più rapidi i fronti di salita e discesa del segnale e a sua volta pilota 4 porte dello stesso tipo usate per fornire la corrente all’antenna.

Prima dell’antenna vi è un filtro Pi-greco con un guadagno di 3.3dB proprio alla frequenza di 20MHz, come è possibile vedere dall’immagine sovrastante. Questo filtro serve per aumentare il valore del segnale trasmesso e inoltre trasforma l’onda quadra in onda sinusoidale visto che l’oscillatore è ad onda quadra.

Infine l’antenna deve essere un cavo lungo 3.75metri essendo lambda/4 della frequenza usata. Se si usa X1 di valore 8MHzinvece l’antenna deve essere di 9.375 metri ((300/8)/4).

Lo schema realizzato su breadboard è così fatto:

 

DOWNLOAD

Potete scaricare la simulazione con MULTISIM14 al seguente LINK!!!





 

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