Schema Compressore Audio

schema compressore audio ne555Circuito Utilizzato per Ridurre o Aumentare l’Escursione Dinamica di un Segnale. Il Circuito inoltre Funge da Controllo Automatico del Guadagno…

 
 
 
 




 
INTRO

banco di lavoro NE555

Il compressore descritto in questo articolo può essere usato sia come pedale per chitarra elettrica, sia per applicazioni hi-fi, grazie alla alta qualità dell’operazionale usato (ne5532) e grazie ai controlli disponibili.
 




 

DESCRIZIONE E SCHEMAschema compressore audio

Il segnale audio entra nel contatto vin e viene elaborato in ampiezza dal primo potenziometro, denominato VOLUME, che regola il volume di tutto il sistema, giunge poi al primo operazionale che, in configurazione invertente, presenta un guadagno che può andare da 0,1 fino a 2 volte circa, il guadagno viene modificato tramite il potenziometro gain, che presenta il massimo guadagno quando la sua resistenza è massima. Il segnale uscente da questo operazionale giunge al “cuore” del nostro circuito, un operazionale che presenta come resistenza di retroazione la nostra fotoresistenza inserita nel “tubo nero” con il led, è proprio lei a modificare il guadagno in base all’ampiezza del segnale grazie al led. La fotoresistenza presente in parallelo inoltre il trimmer CR che regola il rapporto di compressione sonora.

compressore audio breadboard

Il segnale esce da questo operazionale e una parte va verso l’uscita tramite il contatto Vout, un’altra parte viene elaborata per far giungere al led nel nostro tubo nero un segnale continuo di ampiezza in relazione con il segnale audio di ingresso. La prima elaborazione del segnale audio consiste nel renderlo continuo, grazie a un raddrizzatore di precisione a doppia semi onda formato da: U2D, U2C, R9, R10, R11, R12, R13, D1, D2, D4 ed infine C7. Dal raddrizzatore di precisione il segnale esce e giunge ad un buffer. Dal buffer va verso due potenziometri ATTACK e RELEASE questi potenziometri regolano rispettivamente la carica e la scarica di C8 tramite i diodi D6 e D5, Questi due diodi e D4 sono diodi al germanio, questa scelta è dovuta alla minore tensione di soglia. Se il potenziometro ATTACK ha una resistenza massima , il condensatore si carica lentamente, quindi il led si accenderà dopo un tempo relativamente lungo, se la resistenza è bassa il condensatore si carica subito, accendendo rapidamente il led. Il potenziometro RELEASE regola la scarica del condensatore C18, facendo si che dopo il picco nel segnale che ha fatto accendere intensamente il led, questo si spenga più o meno lentamente, se la resistenza è massima il condensatore si scaricherà lentamente, altrimenti velocemente dando al led un rilascio veloce. Infine il segnale giunge all’operazionale U2A che funge da buffer e serve a dare potenza al led, a cui (tramite la resistenza di protezione R14 e l’induttore L1) giunge un segnale continuo proporzionale al segnale sonoro.

compressore audio NE555 MONTATO

Per quanto riguarda l’alimentazione il circuito viene alimentato da una tensione singola continua di 12 volt, che poi diventa una tensione duale grazie al circuito composto da C3, C4, C11, C12, R2, R3, R22 ed R21.

schema alimentatore duale compressore audio

Questa soluzione per l’alimentazione è stata adattata x facilitare l’uso del circuito nei pedali per chitarre elettriche visto che l’alimentazione singola a 12V è più utilizzata,la tensione singola continua massima è di 24Volt e da una tensione duale massima di 12+12Volt, se si utilizza una tensione duale non è necessario il circuito formato da C3, C4, C11, C12, R2, R3, R22 ed R21, ma bastano 2 soli condensatore da 1000uF circa, uno tra positivo e massa e uno tra massa e negativo.

 




 
“IL TUBO NERO”

fotoaccoppiatore con fotoresistenza e diodo
Nel tubo nero è presente un led rosso a bassa potenza e una fotoresistenza da 500K. Questi 2 elementi sono inseriti senza toccarsi in un tubo nero (o anche uno di metallo va bene) isolato dai lati con del nastro adesivo nero sistemato in modo tale che all’interno del tubo non entri nessuna fonte luminosa esterna. Questa struttura è simile ad un fotoaccoppiatore, ma realizzata con fotoresistenza e diodo.

 
DESCRIZIONE CONTROLLI

VOLUME: Questo potenziometro regola il volume del segnale che va verso gli operazionali, e quindi anche il volume in uscita da tutto il sistema, è il più classico dei controlli.

GAIN: Questo potenziometro va a modificare il guadagno del sistema, produce un effetto simile al potenziometro del volume, però non annulla il segnale. Fa variare il guadagno da circa due volte fino ad una attenuazione di 0.1 volte, il che significa che diminuisce il segnale di dieci volte in tensione.

CR: Compressor Ratio, in italiano rapporto di compressione, questo potenziometro va a modificare come agisce la fotoresistenza sul segnale in uscita: Se questo potenziometro ha una resistenza minima esclude totalmente la fotoresistenza che si trova come cortocircuitata dal potenziometro, in questo modo il sistema nn agisce da compressore sonoro ma da semplice amplificatore. Se la resistenza è massima si avrà una grande influenza della fotoresistenza sul segnale di uscita, modificando di molto il segnale di uscita. In pratica questo potenziometro regola l’intensità del compressore sul segnale sonoro.

ATTACK: Questo controllo va ad agire sul segnale che controlla il led, è idealmente proprio come nella carica di un condensatore, praticamente modifica il tempo di intervento del led in presenza di un segnale molto alto in ampiezza. Se l’Attack è regolato al minimo, quindi il potenziometro presenta una bassa resistenza , il led si accende immediatamente anche in presenza di brevissimi picchi di segnale, se invece è regolato al massimo , quindi un’alta resistenza il led non si accende per brevi picchi di segnale molto alto, ma solo se il segnale rimane di grande ampiezza per periodi relativamente lunghi.

RELEASE: Quest’ultimo potenziometro è chiamato release, in italiano letteralmente rilascio, va a modificare il tempo di rilascio del segnale verso il led alla fine del picco del segnale audio. In questo caso in potenziometro va a modificare il tempo di scarica del condensatore, se la resistenza è massima il condensatore si scarica lentamente, quindi il led si spegnerà con un tempo relativamente lungo dopo il picco di segnale molto ampio, prolungando l’effetto del compressore, invece con una resistenza piccola il condensatore si scarica rapidamente annullando quasi istantaneamente l’effetto del compressore.

compressore audio con alimentazione

 

POSSIBILI SOLUZIONI PER IL PCB

pcb compressore audio

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34 pensieri su “Schema Compressore Audio

  1. Ciao, vorrei realizzare il tuo progetto, in particolare per l’audio della televisione (attraverso l’impianto stereo di casa) la sera.
    Non capisco però il motivo di utilizzare i rari diodi 1N3491 in alcune posizioni. La qualità cala usando i normali 1N4148 anche dove prevedi gli 1N3491?
    Grazie!

  2. i diodi usati in quella posizione sono stati scelti vista la loro bassa soglia e vista la disponibilità nel mio piccolo inventario… ovviamente puoi usare altri diodi schottky a tua disposizione o ancora meglio diodi al germanio…

    non è un segnale elevato in frequenza e nemmeno in corrente quindi un qualsiasi diodo di segnale andrebbe bene, anche 1N4148, (soglia di 0,6V per le correnti del circuito) però minore è la soglia meglio si riescono a catturare segnali di valore piccolo.

    grazie per i tuoi commenti e per aver visitato ne555.it 🙂

  3. Ciao, vorrei realizzare questo compressore per chitarra elettrica. È possibile utilizzare una batteria da 9V per alimentare il circuito?Grazie!

    • Ciao Filippo,
      si, è possibile, però per lasciare le prestazioni intatte abbassando la tensione di alimentazione (passeresti dalla richiesta di 12V a 9V) dovresti sostituire gli operazionali con questi: http://www.ti.com/lit/ds/symlink/tlv271.pdf

      Non sei obbligato a questo cambio ma le prestazioni con una batteria da 9V peggiorano un pò.

      In alternativa ti posso suggerire di usare due pile da 9V in serie ottenendo 18, il pedale ti funzionerà per molto più tempo e serve solo qualche modifica al valore dei resistori.

      Fammi sapere quale strada preferisci, io credo sia meglio avere due pile da 9V in serie, poi ricalcolo velocemente i resistori se scegli questa strada.

      • Si avevo pensato alle 2 pile a 9V, ma poi x riportare la tensione a 12V avrei dovuto usare ad es. un 7812 e poi dividerla come hai fatto tu con un Rail splitter per ottenere la tensione duale, ma se ricalcoli le resistenze mi faresti un grande favore…grazie!

        • Alla fine ne devi cambiare solo 1 ovvero R14 la usi da 33 Ohm.

          Poi con il fatto che usi due pile da 9V in serie avrai un contatto positivo, uno negativo e poi i due positivo-negativo connessi insieme per formare la serie. Quella è la massa del tuo circuito senza usare il partitore resistivo R2-R3-R21-R22, quindi queste 4 le puoi eliminare, lascia però i condensatori dello stadio di alimentazione

          • OK grazie, ti chiedo anche se come “tubo per la foto resistenza e il led potrei usare anche quelle guaine termorestringenti…in che modo potrei “fissare” all’interno del tubo la foto resistenza e il diodo?

          • non te le consiglio perchè si restringe il canale di accoppiamento tra led e fotodiodo. dovresti usare un tubicino di plastica (in modo tale che non si restringe) e poi di fuori metti una guaina termo-restringente in modo da tenere tutto fermo

    • considerando 8mA per l’integrato NE5532 e 15mA per l’altro, più 2mA per il LED la corrente totale è di circa 25mA, due pile da 9V in serie di buona qualità ti durano un giorno sempre acceso a piena carica ma visto che nn serve la massima tensione anche 4 giorni di fila sempre acceso funzionano

  4. Ok, pensavo anche che si potrebbe cambiare la configurazione degli operazionali per farli lavorare a tensione singola, avendo a disposizione un alimentatore a sola tensione positiva…. Che ne pensi?

  5. ciao volevo capire una cosa. vorrei realizzarne più di uno da usare su un mixer analogico tra pre microfonico e master quindi non ho problemi ne di alimentazione ne di spazio ,la mia domanda riguarda se ce la possibilità di inserire uno strumento tipo vu meeter analogico grazie in anticipo della risposta

  6. Ciao, innanzitutto complimenti per il progetto,
    volevo chiederti giusto 2 cose:
    1. per i potenziometri (atk,rls,gain ecc..) hai usato quelli a 3 pin?
    2. per ricostruire il “tubo nero” come lo citi tu stesso, si potrebbe utilizzare nel circuito li stessi componenti, coprendoli ed evitando di creare un tutt’uno?
    grazie mille

    • Ciao
      1. si quelli a 3 pin
      2.si, puoi montare fotoresistenza e diodo led vicini, puntarli uno contro l’altro e poi trovargli una buona copertura

          • tu usi un alimentatore singolo e poi ti crei la duale nel circuito, c’è lo schemino. Per quanto riguarda il tubo nero tu saldi tutti e due a una distanza di 2 cm l’uno dall’altro, poi li pieghi in modo tale che la luce colpisca la fotoresistenza e gli metti di sopra una cupola nera e la incolli con colla al caldo o simili

    • Ciao Carlo,
      purtroppo non abbiamo ancora avviato la vendita degli schemi realizzati presenti sul sito, per ora è tutto fai da te 🙂

  7. Sarebbe possibile avere uno schema con la simulazione? ho provato a riscriverlo (su Multisim) ma ho un costante errore che non so risolvere.

    • Ciao, purtroppo no,
      dovresti simulare lo schema del compressore con due generatori ideali da 6V duali,
      che errore ti da il simulatore?

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